Cambio di Calcio - Il podcast per allenatori

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Podcast di formazione per allenatori di calcio. Qui si parla di calcio, ma anche di altri sport, senza le solite chiacchiere da bar. Formazione, tecnica, tattica, psicologia, apprendimento e metodologie di allenamento: ecco alcuni degli argomenti che noi e i nostri super ospiti trattiamo. read less
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Allenare con il gioco libero è possibile? L’esempio di Ian Hughes [VERSIONE ITALIANA]
10-02-2022
Allenare con il gioco libero è possibile? L’esempio di Ian Hughes [VERSIONE ITALIANA]
[VERSIONE INTERPRETATA IN ITALIANO]Allenare con il gioco libero è possibile? L’esempio di Ian HughesLa scorsa settimana abbiamo pubblicato una puntata speciale con ospiti speciali. Insieme a Rodolfo Cavaliere, oggi ai nostri microfoni abbiamo Ian Hughes, allenatore e formatore allenatore della UEFA Pro License che ha lavorato per Football Association of Wales, FAW Trust e come manager dell’Aberystwyth Town FC.Ian attualmente lavora presso Steel Sport, dove sta portando avanti un incredibile progetto basato sul gioco libero. Come afferma Ian “Il gioco libero è una parte integrante del percorso di Steel Soccer. Il gioco libero consente ai giocatori di esplorare e poter essere creativi”. Per loro il gioco libero è d’obbligo, uno strumento per far crescere gli atleti e i giovani. Oggi vorremmo sottolineare l’importanza di questo tipo di progetto.In questo episodio abbiamo fatto una rielaborazione di quella puntata, questa volta in italiano.Ma prima vi consigliamo di ambientarvi leggendo questo articolo: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/freedom-learn/202111/the-team-coached-themselves-won-the-tournamentSi, proprio così Ian ha scelto di portare la sua squadra, già allenata usando il Gioco Libero, in una competizione strutturata e indovinate un po’, la squadra ha vinto il torneo. Senza di lui.Abbiamo chiesto a Ian perché ha fatto questa scelta...ne è partito un dialogo di più di un'ora in lingua inglese, che noi abbiamo preso e interpretato in lingua italiana. Ecco che quindi vi proponiamo questo episodio in versione italiana di quello che è stata la nostra chiacchierata, che trovate anche in versione originale nel precedente episodio di questo podcast!
The power of free play: winning without a coach, with Ian Hughes [ORIGINAL VERSION]
03-02-2022
The power of free play: winning without a coach, with Ian Hughes [ORIGINAL VERSION]
[THIS IS THE ORIGINAL VERSION IN ENGLISH]Here we are with a special episode. Together with Rodolfo Cavaliere, today at our microphones we have Ian Hughes, a UEFA Pro License Coach and Coach Educator who has worked for Football Association of Wales, FAW Trust and as Manager of Aberystwyth Town FC.Ian currently works at Steel Sport, where he is carrying out an incredible project based on free play. As Ian says “Free play is such an integral part of the Steel Soccer curriculum. Allowing players to explore and be creative”. For them, free play is a must, a tool for athletes and young men to grow for real. Today we’d like to highlight the importance of this kind of project.But first we advise you to settle down by reading this article: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/freedom-learn/202111/the-team-coached-themselves-won-the-tournamentYes, that’s right, Ian chose to take his team, already trained using Free Play, into a structured competition and guess what, the team won the tournament. Without him.We asked Ian why he made this choice...Hear what he replied and enjoy this incredible episode!-----Allenare con il gioco libero è possibile? Ecco l’esempio di Ian HughesUna puntata speciale con ospiti speciali. Insieme a Rodolfo Cavaliere, oggi ai nostri microfoni abbiamo Ian Hughes, allenatore e formatore allenatore della UEFA Pro License che ha lavorato per Football Association of Wales, FAW Trust e come manager dell’Aberystwyth Town FC.Ian attualmente lavora presso Steel Sport, dove sta portando avanti un incredibile progetto basato sul gioco libero. Come afferma Ian “Il gioco libero è una parte integrante del percorso di Steel Soccer. Il gioco libero consente ai giocatori di esplorare e poter essere creativi”. Per loro il gioco libero è d’obbligo, uno strumento per far crescere gli atleti e i giovani. Oggi vorremmo sottolineare l’importanza di questo tipo di progetto.Ma prima vi consigliamo di ambientarvi leggendo questo articolo: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/freedom-learn/202111/the-team-coached-themselves-won-the-tournamentSi, proprio così Ian ha scelto di portare la sua squadra, già allenata usando il Gioco Libero, in una competizione strutturata e indovinate un po’, la squadra ha vinto il torneo. Senza di lui.Abbiamo chiesto a Ian perché ha fatto questa scelta...Sentite cosa ci ha risposto e godetevi questo episodio incredibile!
Le emozioni nel processo decisionale e di conoscenza, con Matteo Cioffi
09-12-2021
Le emozioni nel processo decisionale e di conoscenza, con Matteo Cioffi
Attenzione: non sarà possibile non imparare qualcosa da questo episodio. per cui, se sei debole di cuore, inadatto al cambiamento o lodevole del "ho sempre fatto così" non ascoltarlo.Oggi siamo con Matteo Cioffi, psicologo e allenatore di calcio, oltre che docente di psicologia e responsabile dei corsi centrali (Uefa A, Uefa Pro e corsi preparatori atletici professionisti) della FIGC.Lui ci ha parlato, in maniera pratica, di emozioni all'interno del processo decisionale e di conoscenza, facendoci capire come funzionano le emozioni e che ruolo abbia il nostro cervello nei processi di apprendimento.Fidati, prendi carta a penna prima di ascoltarlo!----Ecco alcune pillole estratte dall'episodio:“L’80% delle decisioni che prendiamo non riguardano il sistema razionale”Circa il processo di apprendimento, quando si ottiene un risultato positivo: “questo processo si basa sull’aspettativa (…) La prima volta si basa sul raggiungimento dell’obiettivo, la seconda volta si basa sull’aspettativa”“tutte le volte che l’aspettativa viene disattesa c’è tutto un processo (…) in cui si rifotografa quello che era diverso per andare a riunirlo a quello che era giusto, per non risbagliare, per fare la cosa giusta”“Di solito intendiamo a dare esercitazioni e giochi con soluzioni” e prosegue dicendo: “partiamo dal gioco (…) e “non diamo soluzioni, ma mettiamo problemi”In riferimento alla partita di scacchi tra Kasparov contro una macchina: “quelle milioni di scelte erano a priori eliminate a livello emozionale, non a livello razionale”in riferimento all’obiettivo dell’allenare l’uscita da una pressione: “se devo lavorare sull’uscita dalla pressione, metto il problema della pressioni. Non gli do la soluzione”“le nostre proposte (di allenamento, ndr) devono avere uno scopo e un contesto (…) vicini alla domenica” e prosegue “ma allora perché non giochiamo”
Competenze e sviluppo del ruolo del match analyst, con Marco Carniel di SICS
02-12-2021
Competenze e sviluppo del ruolo del match analyst, con Marco Carniel di SICS
Oggi siamo con Marco Carniel, responsabile dell’area Videoanalisi di SICS, azienda che da anni è nel campo della Match Analysis. Il suo ruolo non è quello del Match Analyst come "persona di campo", ma quello di una figura di raccordo tra gli analisti di SICS che si occupano delle analisi dei match e i loro clienti.Di Marco si potrebbe dire che è un vero e proprio formatore: infatti si occupa di fare formazione nel corso SICS Videoanalista Tattico, corso nel quale si forma la figura del videoanalista, dove lui insegna ai corsisti ad utilizzare i software per la videoanalisi guidandoli in pratica dalla creazione di una partita alla produzione di un filmato sulla squadra avversaria da far vedere a un ipotetico allenatore.Nell'episodio di oggi parliamo con lui delle competenze del match analyst: competenze tattiche, rielaborazione dati, competenze tecnologiche, ma anche di:-Compiti di un match analyst-L'importanza di essere oggettivi da parte del match analyst-La formazione del match analyst-Ruoli e sviluppo professionale del match analyst e dei team di lavoro-Consigli per chi vuole iniziare la carriera da match analyst-Evoluzione del ruolo nei prossimi anni-Spunti e consigli per chi vuole intraprendere la carriera di match analystSi, c'è tanta carne al fuoco. Quindi che tu ti occupi di match analysis o che voglia intraprendere una carriera in merito a questo innovativo ruolo, questo episodio fa al caso tuo!
Lo sviluppo del talento: tra prestazione e apprendimento, con Matteo Zago
04-11-2021
Lo sviluppo del talento: tra prestazione e apprendimento, con Matteo Zago
Il talento. C’è molta confusione intorno a questa parola, specie quando la si tratta in ambito di educazione sportiva.A volte avere talento sembra quasi essere in grado di rispondere alle esigenze del contesto (quelle dell’allenatore, quelle dell’ambiente, quelle di un risultato). Altre volte sembra essere un’insieme di caratteristiche che si esprimono in determinati momenti per ridisegnare lo stesso contesto, malleandone i limiti e modificandone le caratteristiche. Altrettante volte (molto frequentemente, per la verità) il talento viene confuso per semplice “dote innata”.La letteratura si è spesa molto nell’ultimo secolo per capire cosa sia questo talento ed esistono molti suggerimenti in merito al talento espresso in ambito sportivo. Eccoci allora cercare, insieme a chi la ricerca l’ha fatta, un idea “nostra” che possa aiutare a toglierci qualche dubbio e a direzionare le nostre idee.Siamo con Matteo Zago. Molti di voi ne avranno già letto alcune ricerche e ne avranno sentito parlare per le sue cariche di docente. Infatti è attualmente docente all’università degli studi di Milano alla facoltà di scienze motorie, scientific advisor di Soccerment, allenatore di una squadra giovanile di in un club professionistico milanese, collaboratore del settore giovanile scolastico della Lombardia in cui riveste la carica docente dei corsi UEFA C.Con lui parliamo, appunto, di talento: del suo sviluppo, del binomio tra prestazione e apprendimento e di tutto ciò che l’esperienza di Matteo gli suggerisce essere importante in ambito motorio.
Il Teaching Games for Understanding: l’esperienza di Maurizio Mondoni
27-10-2021
Il Teaching Games for Understanding: l’esperienza di Maurizio Mondoni
Abbiamo già citato la metodologia del TGfU, ma non avevamo mai trovato qualcuno che la applicasse.Ma noi, si sa, non ci facciamo mancare niente. Eccoci allora con Maurizio Mondoni, un esperto del settore sportivo e motorio, attuale docente di scienze motorie e dello sport all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, autore di numerosissimi articoli e relatore a tanti Convegni, Congressi e Seminari nazionali e internazionali in ambiti di Educazione Motoria, Educazione Fisica, Basket e Metodologia dell’insegnamento e dell’allenamento. Oggi Maurizio è ancora istruttore di basket e mini basket.Con Maurizio parliamo di TGfU, una metodologia ormai modellizzata anche dalla letteratura scientifica che ha l’ottica di proporre una “game form” (ovvero un “gioco-base”) che è rappresenta in versione semplificata il gioco “reale”. Questo “gioco-base” è il problema da analizzare e ha come obiettivo di creare una serie di connessioni che consentano ai giocatori di rendersi conto di cosa devono fare (non come lo devono eseguire) in quel particolare momento in modo consapevole (logica applicata al movimento), sulla base di intuizioni derivate dall’osservazione del gioco stesso.Insomma, si parte  dal “globale”, dall’osservazione da parte dell’Istruttore su ciò che i giocatori stanno eseguendo. Questo gioco base permette all’Istruttore di rendersi conto delle competenze dei suoi giocatori.Ma ora buttiamoci in questo episodio con Maurizio!Puoi approfondire ancor di più i temi del Teaching Games for Understanding vi rimandiamo a due articoletti:https://www.facebook.com/Teaching-Sport-Skills-115892516919669/photos/145475003961420http://www.mauriziomondoni.com/2016/05/teaching-games-for-understanding-insegnare-i-giochi-per-comprendere/